Esploratori delle Ere Preistoriche
Un pomeriggio organizzato e promosso dall'Associazione ScienzImpresa dedicato ai ragazzi che vogliono scoprire alcuni dei segreti più affascinanti del nostro pianeta. In collaborazione con Parco Regionale dell'Appia Antica, Regione Lazio, Associazione ONLUS La Torre del Fiscale, Demetra Società Cooperativa e l'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata".
Il 21 aprile 2018 si è svolto, per un intero pomeriggio, un laboratorio all’aria aperta dedicato ai bambini curiosi di scoprire i segreti celati dietro i primordi della Terra, i suoi fenomeni atmosferici e le prime mastodontiche creature che la popolavano. L’iniziativa promossa da ScienzImpresa si è svolta al Parco Regionale dell’Appia Antica, sotto un cocente sole primaverile, dalle ore 14 fino alle 19.
Ogni esperienza di laboratorio si suddivideva in cinque turni dalla durata di un’ora e ognuno di essi prevedeva la partecipazione di circa una trentina di bambini; data l’alta affluenza di partecipanti si può dire che l’iniziativa sia riuscita con grande successo!
I bambini potevano scegliere tra due attività svolte parallelamente (o, come accaduto per gran parte di essi, praticarle entrambi in turni distinti):
- Laboratorio di Paleontologia
- Laboratorio di Vulcanologia
Il laboratorio di paleontologia si apriva con una lezione introduttiva con lo scopo di presentare ai bambini, seduti in cerchio ad ascoltare, la professione del paleontologo spiegando come vengono effettuati gli scavi e, in caso di “pesca fortunata”, in che modo vengono studiati i fossili rinvenuti. Dopo questa introduzione alla disciplina, ai bambini veniva presentata l’occasione di improvvisarsi, per una mezz’oretta, paleontologi in erba: armati di appositi pennelli da scavo, i piccoli archeologi sarebbero andati alla ricerca di alcuni calchi in gesso dalla forma di fossili animali, nascosti sotto uno strato di terra. Una volta scaduto il tempo a loro disposizione, i bambini venivano di nuovo radunati in cerchio e a questo punto potevano mostrare i fossili in gesso trovati, in modo tale da poter ascoltare un ulteriore approfondimento sulle creature preistoriche di cui avevano trovato i “resti” e imparare a collocarle a seconda delle ere preistoriche a cui corrispondono: trilobiti, pesci, tartarughe, ossa di dinosauro e teschi di tirannosauro, ce n’era per tutti i gusti. In conclusione del laboratorio, ai bambini veniva mostrato un autentico fossile di trilobite che, eventualmente, poteva essere toccato e sfiorato per soddisfare la propria curiosità. Al termine dell’esperienza, ogni partecipante poteva portarsi a casa due dei fossili di gesso tra quelli del suo “bottino”.
Il laboratorio di vulcanologia vedeva i bambini radunati di fronte ad uno stand ad ascoltare tutto quello che c’è da sapere sui fenomeni di origine vulcanica, per poi realizzare la propria piccola eruzione. In apertura del laboratorio, ai piccoli vulcanologi veniva esposta una piccola lezione di chimica in modo da imparare a distinguere una sostanza acida da una basica, mostrando come queste cambiano colore o producono anidride carbonica nel momento in cui vengono combinate. Una volta presa confidenza con questi concetti, i bambini sono dunque pronti a realizzare il proprio piccolo vulcano, ma ovviamente un vulcano che si rispetti deve avere anche un corpo riconoscibile. Prima di passare alla reazione chimica, quindi, ad ogni bambino veniva consegnato un cono di cartone che poi poteva decorare a piacimento con della pittura rossa in modo da dipingervi la lava che fuoriesce dal cratere. A questo punto il vulcano è pronto per esplodere: all'interno di ogni cono veniva posta una bottiglietta di plastica contenente la sostanza basica (bicarbonato di sodio) destinata alla reazione chimica; a questo punto l’ultimo step rimanente era quello di versare all'interno della bocca del vulcano la sostanza acida (acido citrico) che avrebbe innescato l’eruzione. Il risultato è una colata di schiuma che trabocca dal cratere del cono: il vulcano è stato attivato con successo! Anche in questo caso, a termine dell’attività, ogni bambino ha portato a casa il suo vulcano come trofeo del suo esperimento.
Grazie a tutti!!